Cosa fa

In ogni istituzione scolastica è presente un Comitato di valutazione, la cui presenza non comporta alcun onere per la finanza pubblica, in quanto i membri che ne fanno parte non percepiscono alcun compenso.

Questo organo collegiale scolastico dura in carica tre anni, e attualmente è disciplinato dal comma 129 della legge n. 107 del 2015 (c.d. legge buona scuola). In particolare, questo comma stabilisce i criteri circa la composizione e compiti di questo organo importante all’interno di ogni comunità scolastica.

Per valorizzare il merito dei docenti, il Miur ha istituito a partire dal 2016 un Fondo del valore di 200 mila euro, da rinnovare annualmente. Il Ministro della Pubblica Istruzione provvede a distribuire le risorse finanziarie disponibili nel Fondo in base ad alcuni elementi come la dotazione organica dei docenti, la complessità di alcune specifiche istituzioni scolastiche e le aree più esposte ad un disagio scolastico ed educativo. In media ogni istituto scolastico può contare su circa 24 mila euro, un importo che, tra le altre cose, serve attribuire dei “bonus” di retribuzione accessoria ad alcuni docenti particolarmente meritevoli. I criteri di merito vengono stabiliti da parte del Comitato di valutazione dei docenti, mentre il Dirigente scolastico assegna la somma, accompagnandola con una congrua motivazione. Nella determinazione di criteri di merito e importo da destinare ai docenti con diritto al bonus il Comitato di valutazione possiede una discreta autonomia.

Il Comitato di valutazione è presieduto dal Dirigente scolastico, il Comitato di valutazione è formato da tre docenti della singola istituzione scolastica (due vengono scelti dal Collegio dei docenti ed uno dal Consiglio di istituto), due rappresentanti dei genitori (per scuola di infanzia e primo ciclo di istruzione) un rappresentante degli studenti ed uno dei genitori scelti dal Consiglio di Istituto (per il secondo ciclo di istruzione). A tali componenti si aggiunge un componente esterno che viene individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e tecnici. Poiché la legge n. 107 del 2015 non prescrive nulla al riguardo, il Miur è intervenuto a ribadire che ogni scuola può decidere in maniera autonoma i componenti del comitato, e la votazione si svolge con scrutinio segreto (e questo vale sia per i componenti scelti dal Collegio dei docenti, che dal Consiglio di Istituto).

Tra i principali compiti del Comitato di valutazione vi è quello di individuare i criteri più adatti per il riconoscimento del merito dei docenti. A tal fine il Miur ha nominato un apposito Comitato tecnico scientifico che predispone linee guida che valgono a livello nazionale per valutare il merito degli insegnanti. Inoltre è compito del Comitato esprimere un parere circa il periodo di prova e formazione per tutto il personale docente ed educativo. In tali casi un docente viene insignito dl ruolo di tutor. Infine, sempre previa relazione del Dirigente scolastico, il Comitato esercita competenze nel campo della Riabilitazione docente (di cui all’art. 501 della legge 107). Ogni Comitato deve impegnarsi a definire strategie e criteri nell’ambito delle tre aree professionali che riguardano i docenti:

  1. il contributo al miglioramento della singola istituzione scolastica;
  2. la garanzia di una qualità superiore dell’insegnamento;
  3. il successo scolastico e formativo degli studenti che fanno parte della comunità scolastica.

 

Il nostro comitato di valutazione

Il nostro comitato di valutazione è così composto:

Dirigente scolastico:
Dott.ssa Chieli Mariateresa

Componente docenti designata dal Collegio dei Docenti:
Antonini Elena e Zanetta Olivia

Componente docenti designata dal Consiglio di Istituto:
Carrer Maura

Componente genitori designata dal Consiglio di Istituto:
Rizzotto Claudia e Dell’Apa Antonio

Componente esterno individuato dall’ufficio Scolastico Regionale:
Nannelli Simone