Il nostro progetto ha inizio con un brainstorming per raccogliere e condividere le conoscenze pregresse che i bambini hanno sull’argomento.
Come possiamo osservare quello che c’è sopra di noi? Ogni bambino porta una coperta, ci sdraiamo, rivolgiamo gli sguardi verso l’alto e iniziamo ad osservare il cielo, in diversi momenti della giornata e in zone differenti del nostro giardino.
“La scia dell’aereo sembra un soffio”, “Le nuvole sono dritte”, “Il sole è molto forte, perché è grande e ha tanti raggi, anche se ci sono le nuvole si capisce che è giorno”, “Le nuvole coprono il sole, è il sole che decide e può dire alle nuvole che è stanco così lo nascondono”, “La pioggia si vede in basso bene ma in alto non si vede più”.
Seguendo la curiosità dei bambini ci soffermiamo sulle nuvole: Le nuvole sono fatte di cotone? Come si formano? L’acqua del mare come fa a evaporare?
Diventiamo così degli scienziati che si pongono domande, formulano ipotesi ed eseguono esperimenti per arrivare a risposte concrete.
In aula di psicomotricità ci trasformiamo in nuvole e creiamo paesaggi morbidi. I pittori come rappresentano le nuvole? Osserviamo e riproduciamo in atelier di pittura alcune opere di Van Gogh.
“…3,2,1 si parte per lo spazio!” La classe si trasforma e partiamo per un’avventura che ci fa fare tante scoperte, porre sempre nuove domande e volare con la fantasia.
Il sole è una stella? Soffermiamo l’attenzione sul sole: lo osserviamo, lo rappresentiamo con diverse tecniche e materiali, consultiamo libri e cerchiamo di spiegare ai compagni quello che sappiamo sull’argomento.
A conclusione del progetto accogliamo nella nostra classe un esperto di astronomia, nonno Aldo, che con spiegazioni scientifiche e dimostrazioni pratiche è riuscito a rispondere alle domande che i bambini si sono posti durante il percorso.
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